Antônio Carlos Gomes ( Campinas 11 luglio 1836 - Belém 16 settembre 1896 ) è stato un compositore brasiliano. È considerato il maggior musicista brasiliano del XIX secolo, il primo compositore del Nuovo Mondo la cui musica fu accettata dall'Europa e l'unico non-europeo che ebbe successo come compositore di opere in Italia, durante l'"età d'oro dell'opera", contemporaneo di Verdi e Puccini.
Emerso già da giovane come compositore Carlos Gomes studiò dal 1860 al Conservatorio di Rio de Janeiro.
Terminato il corso di studi al Conservatorio di Milano in tre anni , anziché in quattro, ottenne il titolo di Maestro Compositore nel 1866. Scrisse le musiche per la rivista "Se sa minga" di Antonio Scalvini che lo resero famoso. Nel 1868 seguirono quelle per la rivista "Nella luna". Nel frattempo incominciò la composizione della sua prima opera. Interessato alla creazione di un'opera sulla realtà brasiliana, Carlos Gomes sceglie come tema la storia romantica O Guarani, dello scrittore brasiliano José de Alencar. All'opera fu data un'ambientazione indiana, ed ebbe la sua prima rappresentazione nel maggio del 1870 al Teatro alla Scala di Milano, con il nome Il Guarany. Il successo è enorme. Anche il più severo dei critici comparò il musicista brasiliano ai grandi maestri europei, come Rossini e Verdi. Il re d'Italia, Vittorio Emanuele II, decorò il creatore dell'opera, che venne poi inscenata in tutte le principali capitali d'Europa. Prima della fine di quell'anno, Gomes ritornò in Brasile dove organizzò la première de Il Guarany a Rio de Janeiro, riportando lo stesso successo.
Nel 1883 Gomes tornò in Brasile, ricevendo omaggi in ogni città in cui si recava. Quando ritornò in Italia, dopo aver abbandonato varie opere appena iniziate, si dedicò alla composizione di un'opera sulla lotta contro la schiavitù, ispirato dalla liberazione degli schiavi neri in Brasile, che prende il titolo de Lo schiavo. L'opera, suggerita da un grande amico di Gomes, un ingegnere di colore di nome André Rebouças, vedrà la luce solo anni dopo, nel 1889, quando dopo vani tentativi di farla debuttare in Europa, andò in scena a Rio de Janeiro. È l'ultimo grande successo del compositore. Quello stesso anno fu proclamata la Repubblica del Brasile, e Carlos Gomes ripartì per l'Italia. Fedele alla monarchia e a Dom Pedro II, Gomes rifiuta l'opportunità a lui data dal presidente Deodoro da Fonseca di comporre il nuovo Inno Nazionale Brasiliano. Negli anni successivi compone l'opera Condor (Teatro alla Scala, 1891) e la cantata Colombo (Teatro Municipale di Rio de Janeiro, 1892), per la festa di commemorazione del quattrocentenario della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo. Invitato del governatore dello Stato brasiliano del Pará per dirigere il Conservatorio di Musica, il maestro lasciò definitivamente l'Italia, desiderando accettare il posto. Ma purtroppo, già anziano e malato, morì poco dopo il suo arrivo. Oltre alle otto opere, ha composto canzoni (3 libri), pezzi corali e per pianoforte.
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