Rodolfo Gonzaga (Castiglione delle Stiviere, 7 marzo 1569 – Castel Goffredo, 3 gennaio 1593) è stato un nobile italiano, secondo marchese di Castiglione dal 1586 e signore di Castel Goffredo.
Rodolfo, che alternava in quel periodo la sua residenza tra Castiglione e Castel Goffredo, venne colpito da un colpo di archibugio il 3 gennaio 1593, per mano di Michele Volpetti (o Volpati) già suo domestico, mentre si recava a messa con la moglie e la figlia Cinzia, all'ingresso della chiesa prepositurale di Sant'Erasmo a Castel Goffredo e morì sul colpo: la folla fece scempio del suo cadavere e i rivoltosi, appropriatisi della piazza e del suo palazzo, tennero prigioniere per giorni Elena e la figlia.
La salma di Rodolfo venne trasportata a Castiglione e sepolta nell'oratorio di San Sebastiano, annesso al castello. Ma dopo quattro settimane, su disposizione del vescovo di Brescia Gianfrancesco Morosini, fu dissepolto, perché scomunicato e posto fuori dalla chiesa. Sua madre Marta Tana ricorse al papa Gregorio XV per far ribenedire il defunto e ottenne di seppellirlo in terra consacrata solo nel 1600.
Il marchesato di Castiglione dal 1593 passò al fratello minore di Rodolfo, Francesco e Castel Goffredo fu inglobato nel ducato di Mantova nel 1600 in cambio di Medole e Solferino, ponendo fine ai "Gonzaga di Castel Goffredo".