Nato a Casaglia si laurea in medicina il 24 dicembre 1800. Fu supplente di Clinica chirurgica dell'Università di Bologna dal 18 ottobre 1824 a luglio 1851. Fino al 1823 chirurgo dell'Ospedale militare e prima del 1805-1814 chirurgo del Consiglio di leva. Dall'8 gennaio 1808 all'ottobre 1824 fu ripetitore di Istituzioni chirurgiche ed ostetricia e tra 1815-1831 chirurgo sostituto e poi primario all'Ospedale Maggiore. Il ruolo in ostetricia fu annullato nell'ottobre 1816. Tra il 18 ottobre 1824 e luglio 1851 fu professore supplente di Clinica chirurgica ma un attacco di paralisi nel 1845 lo obbliga ad abbandonare le sue funzioni. Pubblica una decina di articoli sui «Novi commentarii» dell'Accademia delle Scienze a proposito delle acque minerali di Sasso (1818, 1828), dei tumori, metastasi e le trapanazioni. Iscritto alla Società medica (1805); Società medico-chirurgica (1823); Accademia delle Scienze (1836, pensionato). Per le sue opinioni politiche un rapporto al delegato apostolico, nel 1815, lo descrive come molto attaccato alla persona e al governo di Sua Santità. Godeva dell'agiatezza di un proprietario terriero; sposato prima del 1805, vedovo prima del 1849.
Nel 1827 viene insignito della piccola medaglia d'onore dell'Impero austriaco per il lavoro svolto durante la presenza dell'esercito nel Regno delle Due Sicilie.
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