Alessandro Manzoni nacque nel 1785 in una famiglia della nobiltà colta milanese, da Giulia Beccaria, figlia del famoso Cesare Beccaria, che a Milano si era distinto per la sua opera intellettuale illuminista messa all'indice.
L’ambiente milanese fu sempre fondamentale nella sua vita, fin dagli anni dei suoi studi, perché Milano all'epoca era la città più moderna d’Italia, il cuore della vita letteraria, dell’editoria, del teatro, il luogo in cui la cultura illuminista aveva lasciato segni importanti. Manzoni fu educato in collegi cattolici, senza però legarsi al cristianesimo, fino al 1810 quando, dopo che da alcuni anni viveva a Parigi, trovò nella fede un punto di riferimento, che diventò sempre più importante nel corso della sua vita.
Negli anni successivi visse quasi sempre a Milano o nella sua villa in Brianza. Erano gli anni in cui in Italia cominciavano a diffondersi gli ideali di indipendenza e di unità e si organizzavano le prime società segrete. Manzoni seguì questi ideali, li condivise e li appoggiò, ma non fece mai vita pubblica, preferendo seguire le vicende politiche e culturali della città attraverso i legami con i suoi amici, letterati e intellettuali impegnati nella vita sociale, che frequentavano la sua casa.
I suoi impegni maggiori furono lo studio non solo della letteratura, ma anche della storia, e la composizione delle sue opere.
Attraverso queste egli diede un grandissimo contributo alla costruzione della nazione italiana.
Fu nominato senatore del nuovo Regno d’Italia e Morì nel 1873.
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