Bellissima lettera interamente autografa del padre della musica Futurista Francesco Balilla Pratella.
Lettera redatta a Lugo il 4/12/1924.
La lettera è una risposta a più domande rivolte da Salvini; l'intervista fa ripercorrere al musicista i suoi primi passi nel mondo della Musica, dai primi fallimenti presso il Liceo Rossini di Bologna dove Pratella venne bocciato, agli studi per otto ore al giorno che gli valsero l'ammissione come studente di Pietro Mascagni a Pesaro.
Bellissima la seconda domanda dove traspare un Balilla Pratella intimi e inedito: "Fra tante qual è la soddisfazione maggiore che ha ricevuto fino ad oggi? :" Quella di aver constatato che l'arte mia è censurata dalla critica ufficiale in quei punti che maggiormente mi soddisfano ed esprimono la mia personalità più intima: quegli stessi punti e pare una fatalità, commuovono la parte più sincera ed incorrotta del pubblico, e questo dico per mio controllo diretto.
La missiva termina informando Salvini che sta ultimando alcune opere come "Cantilene a Colombina, oltre a numerose collaborazioni, unitamente all'opera comica in tre atti "il Re dei Banchieri" sul libretto di Gildo Passini.
Lettera di grandissimo interesse per la storia del celebre compositore.
Codice autografo: TAZ221CMDP
Data autografo: 4/12/1924
Pagine: 6
Pagine manoscritte: 3
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 29x23 cm
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