Lettera interamente autografa di Mario Sironi, pittore.
Nella missiva indirizzata al collega Arnaldo Carpanetti, Sironi lo informa che è stato a Milano ma non lo ha incontrato perché ha passato il tempo con le figlie, sebbene in trattoria abbia visto Borgato; gli è mancato in particolare il suo spirito che lo rinfranca. Parla poi del lavoro: pensa che Carpanetti sia troppo ottimista visto che ci sono altre persone raccomandate (cita Santagati e Delcroix) la cui arte egli critica duramente in quanto poco avvezzo alle adulazioni a differenza di altri. Si definisce ormai "impelagato" in questa faccenda e avrebbe bisogno di completare il lavoro, non tanto per una questione di amor proprio, quanto per ragioni pratiche e familiari. Chiede infine se potrebbe fare una corsa a Bergamo per aiutarlo nell'organizzazione; egli provvederà poi a rimborsargli le spese sostenute.
La lettera probabilmente è databile intorno al 1933-1934, quando a Sironi fu affidata la realizzazione di due teleri per il Palazzo delle Poste di Bergamo, dal titolo L'Architettura e L'Agricoltura.
Codice autografo: FINFAG188-1011AST
Data autografo: 1933
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 2
Condizioni: Buone
Dimensioni: 26x21.7 cm
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